|
Antonio BELLUCCI (di Alberto
Petrucciani su
http://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/bellucci.htm)
(Napoli 31 maggio 1887 - Napoli 7 settembre
1971)
Laureato in diritto civile e canonico
alla Facoltà giuridica pontificia, venne ordinato sacerdote nel
settembre 1911.
Fu poi per qualche anno, prima di entrare nella Congregazione dei
Padri dell'Oratorio, archivista dell'Archivio storico diplomatico
del Tesoro della Cattedrale di Napoli, che gli deve il suo
ordinamento.
Allievo di monsignor Gennaro Aspreno Galante, si dedicò
particolarmente a ricerche di archeologia cristiana e storia
ecclesiastica e si devono a lui ritrovamenti e scavi di catacombe
napoletane. Fu rappresentante per Napoli della Pontificia
commissione di archeologia sacra, membro della Commissione
conservatrice dei monumenti e scavi e degli oggetti di antichità e
d'arte della provincia di Napoli dal 1929, socio corrispondente
della Pontificia Accademia romana di archeologia dal 1934 e socio
ordinario dell'Accademia Pontaniana di Napoli; fu anche segretario
della Sezione di archeologia, storia ecclesiastica e belle arti
dell'Accademia San Pietro in Vincoli di Napoli e membro della giunta
direttiva della Sezione di Napoli dell'Istituto di studi romani.
Partecipò dal 1915 alla prima guerra mondiale come cappellano
militare, nell'artiglieria, e venne congedato nel 1919. Curò fin da
giovane la Biblioteca Oratoriana diventandone presto, di fatto, il
direttore, anche se solo nell'ottobre 1945 ne venne nominato
formalmente Prefetto. Negli anni Venti fece allestire la terza sala
della Biblioteca, con scaffalature antiche cedute dalla Nazionale
per il trasloco alla Reggia, e vi collocò anche la sua libreria
privata, via via arricchita di opere antiche e di pregio, che aveva
destinato all'Oratoriana, rendendola così già accessibile agli
studiosi.
Curò con grande impegno personale, collaborando con la
soprintendente Guerriera Guerrieri
a cui era legato da grande e reciproca stima, la protezione delle
raccolte della Biblioteca Oratoriana dai rischi della guerra e poi
la ricostruzione e la riapertura al pubblico dopo i gravi danni
subiti dall'edificio nei bombardamenti di Napoli. Si devono a lui
anche i restauri dei quadri e la sistemazione della Pinacoteca.
Nell'aprile 1946 era stato nominato Conservatore onorario del
Monumento dei Girolamini.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dalla sua costituzione
(1930), partecipò al suo primo Congresso nazionale nel 1931. Nel
dopoguerra, venne eletto nel Comitato provvisorio della Sezione
della Campania e della Calabria (1948-1949) e poi confermato nei
Comitati regionali fino alla morte.
Nella seconda guerra mondiale fu richiamato come cappellano capo,
sempre in artiglieria, fino all'ottobre 1943. Si prodigò nei
soccorsi a seguito dell'esplosione di una nave carica di munizioni
nel Porto di Napoli il 28 marzo 1943, venendo decorato con la croce
di guerra al valore.
Inoltre insegnò per alcuni anni archeologia classica e storia
dell'arte antica all'Istituto superiore di magistero S. Chiara di
Napoli e religione, dal 1931 fino agli anni Cinquanta, all'Istituto
tecnico per ragionieri e geometri Giambattista Della Porta.
Pubblicò
numerosi studi nel campo delle antichità cristiane, della storia
ecclesiastica, dell'agiografia e dell'arte sacra, oltre che sulla
Biblioteca Oratoriana e sulle sue raccolte. Collaborò ad «Accademie
e biblioteche d'Italia», al «Bollettino dell'Istituto di patologia
del libro», all'«Almanacco dei bibliotecari italiani» e ad altri
periodici.
Fu anche ispettore bibliografico onorario per la provincia di
Napoli, dal 1930, e nel 1954 gli venne conferita la medaglia
d'argento di benemerito della cultura.
Il nostro ricordo. Non c'è stato
dato molto tempo per poter conoscere meglio il grande Direttore
dell'Oratoriana, ma quel poco è bastato per conoscerne la profonda
umanità e renderlo indimenticabile. Non era solo uno studioso di
chiara fama, era anche un bravissimo Sacerdote e un uomo generoso.
Berardi -
Caracciolo
Un
ricordo di chi lo ha frequentato a lungo...
e un
breve video RAI.
La foto di S. Di
Giacomo di cui parla Bellucci nel video...
Il P.
Antonio Bellucci nel ricordo di P. Giovanni Ferrara |